12^ Round – Italia – Vallelunga [19/20/21.09.2008]


Venerdì

PRIME QUALIFICHE BAGNATE A VALLELUNGA

Dopo aver passato quattro giorni sotto la pioggia a Donington solo due settimane fa, il Ducati Xerox Team non si aspettava di trovare le stesse condizioni oggi a Vallelunga ed invece entrambi i turni del primo giorno di prove si sono svolti sul bagnato. Troy Bayliss ha concluso la prima sessione di qualifiche in terza.

La pioggia si è intensificata durante il pomeriggio il che ha significato che quasi tutti i piloti sono stati costretti a rimanere ai box durante la seconda metà della sessione. Troy, che aveva già fatto registrare il terzo miglior tempo nei primi minuti, ha deciso di non tornare in pista.

“Non sembra nemmeno di essere a Vallelunga: quando in passato siamo venuti qui per fare delle prove abbiamo sempre trovato un gran caldo mentre oggi è stato brutto tutto il giorno. La pioggia non ci ha dato un momento di tregua ma perlomeno avevamo a disposizione gli assetti di Donington dove quindici giorni fa ci siamo potuti allenare decisamente molto per questo tipo di condizioni! Per questo oggi siamo andati abbastanza bene, ma speriamo comunque che domani esca di nuovo il bel sole di giovedì e di avere bel tempo per il resto del week-end. In ogni caso mi sento a posto con la moto, spero di fare due belle gare domenica e di ottenere più punti possibili. Poi staremo a vedere come sarà la situazione di classifica al termine del week-end.”

Sabato

A VALLELUNGA SETTIMA POLE PER BAYLISS

Oggi pomeriggio Troy Bayliss ha festeggiato la venticinquesima pole in carriera in Superbike, ottenuta davanti ai tifosi italiani accorsi in gran numero sul circuito alle porte di Roma.

Con la pista perfettamente asciutta e con la temperatura dell’asfalto che si aggirava sui 35°C, tutti i piloti sono riusciti a migliorare il proprio passo e, durante la Superpole, hanno ottenuto tempi molto veloci. Alla fine è stato Bayliss a portare la sua Ducati davanti a tutti, girando qualche decimo più veloce dei due piloti Yamaha Corser e Haga.

“E’ sempre una bella sensazione fare la pole, un altro tassello che si aggiunge alla collezione ottenuta nella mia carriera in Superbike. Ci ero riuscito anche l’anno scorso qui a Vallelunga ma oggi c’era più vento per cui i tempi sono stati un po’ più lenti. In ogni caso non c’è stato alcun problema,il mio giro non è stato perfetto ma comunque è bastato, quindi sono soddisfatto. Sono in prima fila, e dato che oggi abbiamo fatto parecchi giri veloci con la gomma da gara, mi sento molto fiducioso per domani.”

Domenica

IL MONDIALE NON E’ ANCORA CHIUSO

In Gara 1, nonostante l’ottima partenza, il pilota del team Ducati Xerox, ha mantenuto la testa della corsa solo per un giro prima di essere superato dal gruppo di piloti che lo seguivano. La gara ha visto un lungo duello tra Haga, Biaggi e Corser che erano stati tra i protagonisti anche di quella dell’anno scorso. Il rendimento anomalo di entrambe le gomme ha infatti costretto il trentanovenne australiano ad accontentarsi di un inusuale sesto posto.

Gara 2 è stata una delle più appassionanti della stagione. Bayliss aveva bisogno di guadagnare cinque punti più di Corser per aggiudicarsi il titolo ed al via ha preso subito il comando. Dopo cinque giri è stato superato da Haga con il quale ha ingaggiato un duello durato tutta la gara. Alle sue spalle Fabrizio si è a poco a poco avvicinato a Corser e alla lotta per il terzo posto. Fabrizio era consapevole che, se fosse riuscito a passare l’australiano, non solo sarebbe salito sul podio ma avrebbe anche aiutato il compagno di squadra a vincere il mondiale. E così ha fatto, proprio nell’ultimo giro, solo per vedere Bayliss scivolare ad un paio di curve dalla bandiera a scacchi, Troy è ripartito dopo la caduta ed ha concluso la gara in sedicesima posizione.

“Oggi speravamo di portare a casa il titolo quindi, ovviamente, sono abbastanza deluso. E’ stata una grande gara ed ho perso, è tutto quello che posso dire. Ho dato tutto nella seconda manche e stavo lottando per passare Haga. Non avevo idea di cosa stesse succedendo alle mie spalle quindi non sapevo che Michel avesse superato Corser. A sei giri dalla fine avevo deciso che avrei provato a superare Nori perché sapevo che arrivando secondo, con Corser terzo, non avrei vinto il mondiale e ci tenevo a farlo qui, oggi. Ci sono arrivato vicino ma correndo così vicino al limite è bastato un niente, una frenata un pelo troppo forte o la moto troppo piegata e sono finito a terra. Non è finita come speravamo ma bisogna mettersi la cosa alle spalle e pensare ai prossimi due round. Ho ancora un buon margine di vantaggio”.

Fonte Ducati Corse


Leave a comment