2005: No feeling…

Il 2005 parte con grandi aspettative per Troy Bayliss dopo la discutibile decisione dei vertici Ducati Moto gp di scaricarlo, l’asso australiano si accasa nell’ottimo team gestito da Sito Pons che dispone delle temibili Honda rc211v in versione privata, reduci da alcuni successi nella stagione precedente con Massimiliano Biaggi e Makoto Tamada, il suo compagno di squadra è l’esperto e coriaceo brasiliano Alexandre Barros.
I test precampionato però, vedono Troy in grave difficoltà nel trovare il giusto feeling con la Honda, probabilmente molto più semplice della Ducati nella guida, ma con un avantreno che non conferisce la giusta fiducia all’australiano, la stagione però parte con un positivo sesto posto a Jerez pochi secondi dietro al compagno Barros e precedendo in volata la Honda ufficiale di Biaggi.

Sembra che le cose possano solo migliorare, ma da qui in poi Troy va sempre più in difficoltà e mentre nella seconda gara Alexandre Barros conquista l’unico successo stagionale per il team di Pons, il centauro di Taree scivola mentre lottava in settima posizione contro Hayden, riuscirà a riprendere per concludere in zona punti.
La stagione continua tra cadute e piazzamenti deludenti, con il solo ottavo posto ottenuto a Barcellona, davanti alle Ducati, come unico risultato accettabile e nemmeno l’aiuto offerto da Barros che fa provare i suoi assetti a Troy sembra risollevare la stagione.

A Laguna Seca, d’improvviso la situazione sembra cambiare, nonostante due cadute, il campione di SBK 2001 impone la sua legge nel primo turno di prove libere e solo Hayden sembra poterlo contrastare.
Il testa a testa tra i due va avanti per tutte le giornate di prova, con l’australiano che finalmente sembra poter sfruttare al meglio la sua gialla rc211v, tanto da far segnare il miglior tempo nelle prove del venerdì e di piazzarsi al secondo posto nelle libere del sabato ad un niente da Hayden.
In qualifica Troy trova delle difficoltà nello sfruttare le gomme da tempo, ma con uno strepitoso guizzo finale fa segnare la quarta prestazione cronometrica preceduto solo da Hayden, Rossi e dal compagno di squadra Alexandre Barros; il tutto lascia sperare in una gara piena di soddisfazioni per l’australiano.

Al via Bayliss sfodera una partenza al fulmicotone gettandosi all’inseguimento del leader Hayden, ma alla terza curva il campione in carica Valentino Rossi supera l’aussie, fuggendo via assieme a Nicky, mentre uno stranamente battagliero Biaggi inizia un duro duello con l’australiano per il terzo posto fatto di staccate al limite e qualche errore di troppo, ma la contesa viene risolta dal terzo incomodo Colin Edwards che dopo un brutto avvio, sta rimontando imperiosamente e supera Troy con un’ardita manovra al Cavatappi.
Il n.12 della Honda continua a perdere posizioni fino a scivolare al sesto posto che riuscirà a mantenere fino al traguardo, dopo aver resistito per oltre 20 giri ad un gruppo selvaggio vivacizzato dai sorpassi di Tamada e Hopkins; per Troy è il miglior risultato della stagione al pari di quello di Jerez, ma non basta un piazzamento per risollevare una stagione irta d’ombre.
A Brno l’australiano è ancora artefice di una prova opaca, poi l’infortunio, mentre si allenava con una moto da cross, la diagnosi è impietosa: frattura scomposta del polso; Bayliss cercherà comunque di recuperare per disputare le ultime gare, ma senza riuscirci a causa della gravità della ferita, mentre sulla sua moto si alternano con poche fortune Tohru Ukawa, Shane Byrne ed il vice campione di Superbike 2005 Chris Vermeulen.
La carriera di Troy sembra in inarrestabile declino e con quel polso a pezzi ricolmo di viti, il futuro si fa sempre più nebuloso e preoccupante, ma d’improvviso ecco la svolta: Paolo Ciabatti responsabile del progetto SBK della Ducati, propone a Troy la possibilità di ritornare a correre sotto le insegne della compagine di Borgo Panigale nel campionato SBK, dove già si era imposto nel 2001 con la stessa squadra.

Sembra un salto nel buio, le condizioni del polso di Troy lasciano molti dubbi sulla sua completa ripresa, ma l’australiano al debutto sulla 999 F05 stupisce il Mondo facendo segnare il secondo tempo ai test di Valencia nel novembre del 2005, per poi dimostrarsi irresistibile nei successivi test in Qatar di dicembre, dove infligge distacchi imbarazzanti ai suoi colleghi; ormai non ci sono dubbi: Troy Bayliss è tornato, ed è tornato per dominare.

Riccardo Dalmonte
Alias: Take it easy


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