Nello stabilimento di Borgo Panigale è cominciata la produzione della Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary, la moto in serie numerata che Ducati ha realizzato per omaggiare la leggendaria carriera di Troy Bayliss, in occasione del ventesimo anniversario dalla conquista del Campionato Mondiale Superbike 2001. A partire dal mese di ottobre la moto sarà disponibile nelle concessionarie della rete Ducati.
Questo speciale modello è entrato fin da subito nel cuore dei fan di Troy in tutto il mondo. Infatti, fin dai primi giorni dopo la presentazione in occasione della gara WSBK di Assen, la moto è stata ordinata da tantissimi appassionati, coprendo già larga parte della produzione dei prossimi mesi.

Presentata in un episodio della Ducati World Première 2022 con Troy Bayliss protagonista (qui il link al video ), la versione “Bayliss 1st Championship 20th Anniversary” è realizzata partendo dalla base della Panigale V2 e si caratterizza per la livrea celebrativa, la cui grafica si ispira a quella della 996 R che nella stagione 2001 ha accompagnato il pilota australiano alla conquista del primo dei suoi tre titoli mondiali, rivisitandone colori e tagli. Il rosso Ducati è il colore principale della moto e si unisce al verde e al bianco in un tributo all’italianità della Casa motociclistica bolognese, mentre sui lati e sul frontale spiccano l’iconico n°21, numero di gara di Troy Bayliss, e il logo Shell, che rafforzano visivamente il legame con la moto da corsa. Sul serbatoio è riprodotto l’autografo di Troy, mentre sulla piastra di sterzo in alluminio ricavata dal pieno sono riportati il nome della moto e la numerazione progressiva di questo modello speciale.

Per rendere la moto ancora più efficace nella guida in pista, Ducati ha scelto di dotare la Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary della componentistica Öhlins. La forcella NX30 e l’ammortizzatore posteriore TTX36 garantiscono massima scorrevolezza e sono progettati per ottenere le migliori prestazioni in circuito, con un assetto che rende la moto più precisa e offre al pilota un maggior feeling e un maggior supporto in tutte le fasi di guida. L’ammortizzatore di sterzo, grazie alle regolazioni di cui è dotato, permette di personalizzarne la taratura adattandola allo stile di guida e alle caratteristiche del tracciato.

Rispetto alla versione standard, la Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary è anche più leggera di 3 kg , grazie all’adozione della batteria agli ioni di litio e alla scelta della configurazione monoposto che richiama esplicitamente il look della moto da gara (sella passeggero e pedane sono disponibili nell’equipaggiamento a corredo).

L’equipaggiamento è completato dalle manopole sportive, dalla cover del finale del silenziatore in fibra di carbonio e titanio e dalla sella pilota realizzata abbinando due diversi materiali tecnici con doppia cucitura rossa. Sulla sella è ricamato il numero 21 di Troy in bianco affiancato da due bande verticali di colore verde e rosso a comporre la bandiera italiana.

Il 21 è un numero magico per Ducati da quando Troy Bayliss lo ha scolpito con le sue vittorie nella storia del motociclismo. Proprio nel 2021, a vent’anni dalla conquista del Campionato Mondiale Superbike 2001, Ducati omaggia la leggendaria carriera del pilota australiano dedicandogli una moto speciale, prodotta in serie numerata, che celebra il primo dei tre titoli WorldSBK vinti da Bayliss: nasce così la Ducati Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary.

Il legame tra Bayliss e Ducati Corse nel Campionato Mondiale Superbike è una delle storie più affascinanti dell’universo del motorsport. Il risultato di questa bellissima avventura sono 52 vittorie, 94 podi e ben tre titoli mondiali (2001, 2006 e 2008) conquistati con tre moto diverse: le bicilindriche 996 R, 999 R e 1098 R. Troy Bayliss è stato l’unico motociclista nella storia capace di vincere in MotoGP e nel WorldSBK nella stessa stagione (2006) e le sue imprese in gara hanno impresso indelebilmente il nome dell’australiano nel cuore di tutti i Ducatisti. Ora l’intesa vincente tra Ducati e “Baylisstic” si riaccende con la creazione di questa moto celebrativa, il cui nome è stato scelto direttamente dal pilota, che ha contribuito attivamente anche alla creazione del concept grafico.

Realizzata partendo dalla base della Panigale V2, la versione “Bayliss 1st Championship 20th Anniversary” si caratterizza per la speciale livrea , la cui grafica si ispira a quella della 996 R che nella stagione 2001 ha accompagnato Bayliss alla conquista del suo primo titolo mondiale, rivisitandone colori e tagli. Il rosso Ducati è il colore principale della moto e si unisce al verde e al bianco in un tributo all’italianità della Casa motociclistica bolognese, mentre sui lati e sul frontale spiccano l’iconico n°21, numero di gara di Troy Bayliss, e il logo Shell, che rafforzano visivamente il legame con la moto da corsa. Sul serbatoio è riprodotto l’autografo di Troy, mentre sulla piastra di sterzo in alluminio ricavata dal pieno sono riportati il nome della moto e la numerazione progressiva di questo modello unico.

Per rendere la moto ancora più efficace nella guida in pista, Ducati ha scelto di dotare la Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary della componentistica Öhlins . La forcella NX30 e l’ammortizzatore posteriore TTX36 garantiscono massima scorrevolezza e sono progettati per ottenere le migliori prestazioni in circuito, con un assetto che rende la moto più precisa e offre al pilota un maggior feeling e un maggior supporto in tutte le fasi di guida. L’ammortizzatore di sterzo, grazie alle regolazioni di cui è dotato, permette di personalizzarne la taratura adattandola allo stile di guida e alle caratteristiche del tracciato.

Rispetto alla versione standard, la Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary è anche più leggera di 3 kg, grazie all’adozione della batteria agli ioni di litio e alla scelta della configurazione monoposto che richiama esplicitamente il look della moto da gara (sella passeggero e pedane sono disponibili nell’equipaggiamento a corredo). 

L’equipaggiamento è completato dalle manopole sportive, dalla cover del finale del silenziatore in fibra di carbonio e titanio e dalla sella pilota realizzata abbinando due diversi materiali tecnici con doppia cucitura rossa. Sulla sella è ricamato il numero 21 di Troy in bianco affiancato da due bande verticali di colore verde e rosso a comporre la bandiera italiana. La moto monta inoltre le pompe freno e frizione autospurganti con serbatoi olio in colorazione fumè.

La Panigale V2 è la super-mid delle sportive Ducati e rappresenta il modello d’ingresso alla famiglia Panigale. È spinta dal bicilindrico Superquadro da 955 cm³ (conforme alla normativa Euro 5), con una potenza massima di 155 CV a 10.750 giri/minuto e una coppia massima di 104 Nm a 9.000 giri/minuto. La ciclistica è basata sul telaio monoscocca, mentre il design elegante e sportivo si ispira a quello della Panigale V4.

Il pacchetto elettronico, dedicato alla sicurezza attiva e al controllo della dinamica del veicolo, prevede la funzionalità “cornering” applicata all’ABS Bosch, il cambio elettronico con funzionamento anche in scalata e i controlli di trazione, freno motore e impennata (Ducati Quick Shift, Ducati Traction Control, Ducati Wheelie Control, Engine Brake Control). Tutti i controlli sono integrati nei tre Riding Mode (Race, Sport e Street) modificabili tramite il cruscotto TFT a colori da 4,3″ con grafica e interfaccia studiate per rendere intuitiva la navigazione del menù e la regolazione dei settaggi, oltre che l’immediata identificazione del Riding Mode selezionato.

La moto è stata presentata ufficialmente da Ducati attraverso un episodio speciale della Ducati World Première (qui il link per vederlo ) realizzato al Museo Ducati, in pista e a casa di Bayliss in Australia. Alla presentazione delle caratteristiche della moto e al racconto dell’incredibile rapporto tra Ducati e “Baylisstic” hanno contribuito l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali, il Team Manager Ducati Corse Davide Tardozzi, al fianco di Bayliss per tutta la sua carriera in Ducati, il Direttore del Centro Stile Ducati Andrea Ferraresi e l’Head of Product Communications di Ducati Giulio Fabbri, oltre allo stesso Troy che ha condiviso con i Ducatisti i suoi ricordi e le emozioni più memorabili vissute in sella.

Anche l’universo World Superbike renderà omaggio alla carriera di Bayliss in occasione del Round 5 della stagione, in programma nel weekend sul tracciato di Assen. Nella giornata di venerdì 23 luglio alle 13.00 il campione australiano sarà protagonista di una conferenza stampa virtuale al Paddock Show insieme al Direttore Sportivo Ducati Corse Paolo Ciabatti, in cui saranno ricordate le fasi salienti della vittoria del primo titolo di Troy, conquistato proprio sul circuito olandese. Domenica 25 luglio alle 12.05, dopo la SuperPole Race, la Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary compirà un giro d’onore in pista, guidata dal pilota ufficiale dell’Aruba.it Racing – Ducati Team Michael Ruben Rinaldi, che gareggia nel WorldSBK con lo stesso numero di Bayliss.

Il ventesimo anniversario dalla conquista del primo titolo di Troy Bayliss con Ducati è celebrato a Borgo Panigale con una mostra temporanea all’interno del Museo Ducati dal titolo “Troy Story: the Legend of a Champion” che espone le moto con cui Troy è stato in grado di scrivere pagine memorabili nella storia del motociclismo. La mostra è visitabile fino al 19 settembre 2021 (qui maggiori informazioni sulle visite al Museo Ducati).La Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary sarà disponibile nei concessionari della rete Ducati a partire da fine settembre 2021 al prezzo di 20.990 € franco concessionario (prezzo riferito al mercato italiano).

Il Museo Ducati ha finalmente riaperto al pubblico nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. A distanza di una settimana dalla ripresa delle visite in presenza, Ducati inaugura anche la mostra temporanea “Troy Story: the Legend of a Champion” dedicata a Troy Bayliss, tre volte campione del mondo in Superbike con Ducati.

È proprio per celebrare il 20° anniversario da quel primo titolo mondiale vinto nel campionato Superbike nel 2001, che Ducati ha allestito all’interno del Museo Ducati l’esposizione temporanea con contenuti inediti ed esclusivi per i suoi fan vicini e lontani.

La stessa data del 21 maggio, scelta per la riapertura del Museo Ducati, non è casuale. Come certamente ricordano i Ducatisti e gli appassionati di gare motociclistiche, il 21 maggio del 2000 Troy Bayliss, ancora poco conosciuto, compì l’impresa che lo fece entrare nel mito del motociclismo mondiale e nel cuore e nella memoria di tutti i tifosi di Ducati e della Superbike: il famoso quadruplo sorpasso sul circuito di Monza.

Quel giorno Troy partecipò alla gara in sostituzione di Carl Fogarty che si era infortunato a Philip Island e, dopo questa impresa epica, Ducati decise di fargli finire il campionato in sella alla 996R ufficiale. Quell’anno arrivò sesto (243 punti, 2 vittorie e 7 podi), ma si guadagnò il posto di pilota ufficiale nel team Ducati Infostrada. Il suo primo titolo lo vinse nel 2001, salendo sul podio ben 15 volte.

Tutti coloro che potranno visitare il Museo, avranno la possibilità di ammirare le moto con cui il campione ha firmato le più belle pagine della storia del motociclismo:

  • 996 Factory 2000, dal suo debutto nel Mondiale SBK e utilizzata a Monza nel famoso quadruplo sorpasso;
  • 996 Factory 2001 Testastretta, la moto del suo primo titolo mondiale con la livrea usata ad Imola nel 2001;
  • 998 Factory Testastretta 2002, protagonista del duello mozzafiato con Edwards sul tracciato del Santerno;
  • 999 Factory 2006 “Superman”, con la quale Troy conquistò la 250ma vittoria della Ducati in SBK ed il suo secondo titolo;
  • 999 Factory 2007, utilizzata nell’arrivo al fotofinish contro James Toseland ad Assen;
  • 1098 R Factory 2008, la moto del suo ultimo titolo conquistato a Magny Cours.

Per tutti coloro che non possono ancora venire al Museo Ducati, un approfondimento dedicato alla carriera di Troy Bayliss è previsto durante i “Museo Ducati Online Journey, i tour online del Museo Ducati che consentono di ripercorrere la storia dell’azienda da PC, tablet o Smart TV.

Da non perdere per tutti gli appassionati di storia e di competizioni gli approfondimenti su Troy Bayliss con Giovanni di Pillo sulla pagina Facebook ufficiale del Museo Ducati. Nei tre appuntamenti, il 4, l’11 e il 25 giugno, l’ex commentatore di Superbike racconterà in diretta aneddoti e pillole inedite sulla vita del campione Australiano. Al suo fianco ci sarà anche Julian Thomas, ex Press Manager di Ducati Corse e memoria storica degli anni vittoriosi di Troy.

La mostra temporanea “Troy Story: the Legend of a Champion” resterà al Museo Ducati fino al 19 settembre 2021, con l’unica eccezione dei giorni dal 1 al 4 luglio, quando le moto saranno esposte a Modena in occasione dell’edizione 2021 del Motor Valley Fest.

La temporanea in onore di Troy Bayliss vuole essere anche un augurio di pronta guarigione e un grande abbraccio virtuale al campione australiano dopo l’incidente in bicicletta avvenuto lo scorso 14 maggio.

Troy Bayliss, tre volte campione del mondo Superbike, è stato vittima di un incidente in bicicletta lo scorso venerdì, 14 maggio, che gli ha provocato una frattura della vertebra C4 con interessamento midollare che costringerà la leggenda Ducati, 52 anni, a restare a riposo per alcuni mesi.

Troy, che non ha nessun ricordo della dinamica dell’incidente, sembra essersi scontrato con un’altra bicicletta che proveniva tra due auto parcheggiate. Il campione australiano nell’impatto ha battuto violentemente la testa ed ha perso conoscenza. Bayliss è stato immediatamente soccorso e portato in ospedale.

Nonostante la gravità delle lesioni riportate, le sue condizioni sono stabili e ieri Troy è potuto rientrare nella sua casa sulla Gold Coast, per iniziare la convalescenza.

Troy Bayliss:
“Sto abbastanza bene e sono già a casa, ma a causa dell’incidente non potrò tornare in moto fino a quando non avrò riacquistato piena mobilità di braccia e mani. Ho voluto far sapere cosa mi è successo per dire che sto bene e che tornerò in pista quanto prima. È stato un fine settimana molto intenso sia per me che per la mia famiglia, ma fortunatamente mi riprenderò. I medici sono molto ottimisti, ma non c’è un’indicazione precisa su quanto tempo ci vorrà prima che io possa tornare di nuovo in moto. Forse sarà una questione di qualche mese, o forse ci vorrà di più. Tutto dipenderà da come proseguirà la guarigione una volta che la vertebra si sarà saldata”.